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Lo abbiamo detto tante volte che il surf è più di uno sport, ma una cultura sfaccettata che, tra le altre cose, prevede anche (e soprattutto) il rispetto dell’ambiente naturale. Non esiste surf senza oceano: e se l’oceano non viene protetto, che prospettive ha il nostro sport preferito?
Vediamo dunque come comportarsi sia nell’acquisto dell’attrezzatura che nella pratica del surf, senza dimenticare che ogni scelta che facciamo, giorno dopo giorno, ha un impatto sul nostro pianeta.
Attrezzatura ecologica per il surf
Il surf “sostenibile” comincia dalla scelta dell’attrezzatura. Le tavole da surf eco-friendly sono una delle soluzioni più innovative e rispettose dell’ambiente: realizzate con materiali naturali, riciclati o facilmente biodegradabili, come il bamboo o la resina a base di soia, riducono l’impatto ambientale e non di rado offrono prestazioni superiori grazie alla loro leggerezza e flessibilità .
Oltre alle tavole, troviamo le mute sostenibili, realizzate con neoprene naturale o materiali alternativi come il Yulex, che evitano l’uso di sostanze chimiche nocive e garantiscono comunque un’alta protezione termica. Anche accessori come leash e paraffina possono essere scelti con un occhio di riguardo per l’ambiente: esistono leash fatti con materiali riciclati e paraffine organiche che non rilasciano sostanze tossiche in mare.
Leggi anche: Non solo legno: Una Guida ai Materiali utilizzati per le Tavole da Surf
Il vero surfista rispetta l’ambiente
Praticare il surf in modo sostenibile va oltre lo scegliere l’attrezzatura giusta: l’appassionato sa che comportarsi in modo responsabile verso l’ambiente marino fa parte dell’essere un surfista. Un primo passo fondamentale è evitare quanto possibile l’uso di plastiche monouso. Le bottiglie di plastica, i sacchetti e gli imballaggi vari finiscono spesso negli oceani e causano gravi danni alla fauna marina. Per ridurre l’impatto, i surfisti possono optare per contenitori riutilizzabili e partecipare attivamente a campagne di sensibilizzazione e pulizia delle spiagge.
Raccogliere i rifiuti durante e dopo le sessioni di surf è un’azione concreta che può fare una grande differenza: non è un caso che i surfisti siano spesso in prima linea nell’organizzazione di eventi di pulizia delle spiagge, attività che non solo migliorala qualità dell’ambiente, ma a sensibilizzare la comunità locale sull’importanza della tutela della natura.
Il surfista ama fauna e la flora marina e sa mantenere una distanza di sicurezza da animali marini come delfini, foche e tartarughe, evitando di toccarli o disturbarli. I surfisti devono anche essere consapevoli delle aree sensibili come le barriere coralline e le praterie di posidonia, evitando di calpestarle o danneggiarle in qualsiasi modo​. Il rispetto per questi habitat non solo protegge la biodiversità , ma garantisce anche che questi luoghi rimangano sani per le future generazioni di surfisti.
Non sprecare! Il surf e il consumo delle risorse
Si sa da tempo che, per il bene nostro e del pianeta, dobbiamo usare le risorse energetiche responsabilmente. Preferire mezzi a energie rinnovabili per viaggiare è una delle pratiche più indicate. Spostarsi con mezzi di trasporto ecologici, come veicoli elettrici o carpooling, riducono l’impronta di carbonio: alcuni surfisti scelgono di viaggiare meno frequentemente, concentrandosi su destinazioni locali per minimizzare l’impatto ambientale.
Fare docce rapide e usare impianti di riciclo dell’acqua possono aiutare a conservare la risorsa più importante del pianeta. Molti surfisti adottano sistemi di raccolta dell’acqua piovana per sciacquare le loro attrezzature​.
Completano il quadro scelte alimentari sostenibili, come consumare cibi locali e stagionali e preferire pasti a base vegetale, che richiedono meno risorse naturali rispetto a quelle basate su prodotti animali​. Adottare queste abitudini alimentari può migliorare la salute personale e quella degli ecosistemi marini, mantenendo le acque più pulite e riducendo il rischio di contaminazione.
Queste pratiche di consumo responsabile fanno sì che l’amore per il surf possa coesistere con il rispetto per l’ambiente. Attraverso l’adozione di energie rinnovabili, la conservazione dell’acqua e le scelte alimentari sostenibili, i surfisti possono dare il proprio contributo alla protezione degli oceani e delle risorse naturali.
Solidarietà e impegno sociale: il surfista è solidale!
Il surfista consapevole sposa idee di sostenibilità e di protezione dell’ambiente marino e le mette in pratica con l’azione quotidiana. Come detto, può partecipare a iniziative di pulizia delle spiagge, uno dei modi più efficaci per coinvolgere i surfisti e la comunità locale nella salvaguardia dei litorali.
Oltre alla pulizia delle spiagge, esistono programmi educativi e workshop offrono ai surfisti e ai membri della comunità le conoscenze necessarie per adottare comportamenti eco-compatibili. Ad esempio, molte scuole di surf stanno integrando lezioni sulla sostenibilità nei loro corsi, insegnando ai nuovi surfisti come cavalcare le onde e come proteggere gli oceani.
Infine, supportare organizzazioni ambientaliste è un’altra buona pratica: collaborando con enti come Ocean Conservancy e partecipando a campagne di advocacy, i surfisti possono contribuire a promuovere politiche di protezione ambientale e a sostenere progetti di conservazione degli ecosistemi marini e delle spiagge.
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In conclusione
In un mondo dove la consapevolezza ambientale cresce sempre più, il surf può diventare un simbolo di sostenibilità e rispetto per il pianeta. L’adozione di attrezzature eco-friendly, l’impegno a ridurre l’impatto ambientale e la partecipazione attiva a iniziative di tutela dei mari, sono pratiche che delineano un nuovo modo di vivere questo sport. Le sfide ambientali continuano a crescere, e con esse la necessità di una maggiore responsabilità : il surfista, oggi, non si deve accontentare di cavalcare le onde, ma deve assumersi l’impegno di lasciare un’impronta leggera, sia sulle onde che sul pianeta.
Se vuoi imparare il surf e capire come praticare riducendo l’impatto sul pianeta, partecipa ai corsi della nostra scuola di surf a Fuerteventura, un paradiso che mantieniamo tale quotidianamente, surfando con consapevolezza e rispettando la bellezza che ci ha concesso Madre Natura. Ti aspettiamo!
Takeaways
- La scelta di attrezzature ecologiche, come tavole da surf in materiali biodegradabili e mute in neoprene naturale, riduce significativamente l’impatto ambientale senza compromettere le prestazioni;
- Il rispetto dell’ambiente marino va oltre l’attrezzatura: evitare l’uso di plastiche monouso e partecipare ad attività di pulizia delle spiagge sono azioni fondamentali per proteggere gli oceani;
- I surfisti consapevoli adottano pratiche di consumo responsabile, come l’uso di mezzi di trasporto a energia rinnovabile, il risparmio idrico e scelte alimentari sostenibili, per ridurre l’impronta ecologica;
- La partecipazione a iniziative educative e di sensibilizzazione è cruciale: scuole di surf e workshop mirano a diffondere comportamenti eco-compatibili tra i surfisti e le comunità locali;
- Il surfista moderno non si limita a cavalcare le onde, ma si impegna a proteggere l’ambiente marino, supportando organizzazioni ambientaliste e promuovendo politiche di sostenibilità a lungo termine.
FAQ
Quali sono i materiali più ecologici per le tavole da surf?
Le tavole da surf ecologiche sono spesso realizzate con materiali biodegradabili o riciclati, come il bamboo e la resina a base di soia. Questi materiali riducono l’impatto ambientale mantenendo elevate prestazioni grazie alla loro leggerezza e flessibilità .
Come si può ridurre l’impatto ambientale durante la pratica del surf?
Per ridurre l’impatto ambientale, i surfisti possono evitare l’uso di plastiche monouso, partecipare a pulizie delle spiagge, e rispettare la fauna e flora marina mantenendo una distanza di sicurezza dagli animali e dalle barriere coralline.
Quali sono le alternative sostenibili alle mute tradizionali?
Le mute sostenibili possono essere realizzate con neoprene naturale o materiali alternativi come il Yulex, che evitano l’uso di sostanze chimiche nocive e offrono un’alta protezione termica.