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Dove e come è nato il surf? Tutto sulla storia della ‘tavola’ per cavalcare le onde

Dove e come è nato il surf? Tutto sulla storia della ‘tavola’ per cavalcare le onde

Dove è nato il surf | Point Break

Un viaggio emozionante attraverso le onde del tempo alla scoperta delle radici di questo magnifico sport

Il surf è uno sport che ha dietro di sé una cultura profonda: ha a che fare con il legame ancestrale tra l’uomo e l’oceano. fra l’essere umano e la natura selvaggia. Oggi praticato da tantissime persone, che spesso si considerano una comunità con dei valori e una precisa visione della vita, il surf ha radici antropologiche che affondano in riti e atti connaturati a culture specifiche.

Scopriamo di più a proposito della storia di questo sport affascinante e spettacolare.

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Surf: nascita ed evoluzione

Le radici del surf si trovano nelle antiche culture polinesiane: la pratica del “he’e nalu” (scivolare sulla cresta di una onda) era praticato come rituale sacro e forma d’arte. In realtà, i prodromi del surf li rinveniamo in Perù, nell’antico periodo pre-Inca, tra il 3000 e il 1000 a.C, quando i pescatori mochici peruviani affrontavano il mare su tavole di legno conosciute come “caballitos de totora”. Le prove di questa pratica si trovano su ceramiche e sui muri delle grotte, e svelano una storia di uomini e onde ben prima che il surf raggiungesse le coste hawaiane.

Il surf, sport fisico e spirituale, trova il suo santuario nell’arcipelago hawaiano. Le Hawaii entrano in scena nel 900 a.C. durante i viaggi del Capitano James Cook, che insieme alla sua ciurma diventano testimoni della pratica del surf come attività spirituale da parte degli abitanti locali. Questa tradizione così radicata subisce una brusca interruzione con l’arrivo dei missionari europei nel XVIII secolo. La diffusione di malattie e l’imposizione di nuovi sistemi religiosi ed economici portano alla perdita di molte tradizioni, compresa quella del surf. È qui che trova i suoi natali il leggendario campione olimpico di nuoto Duke Kahanamoku, considerato il padre del moderno surf, che apre la strada a una nuova era.

Ragazza in piedi sul surf | Point Break

Il surf vive intanto una vita parallela in Australia: le restrizioni coloniali sull’accesso alle spiagge vengono abolite nel 1903, il che porta a una rapida crescita del surf come sport e attività di soccorso. È il già citato Duke Kahanamoku a portare il surf in Australia nel 1914, dando inizio a una tradizione che continua a prosperare oggi.

Negli anni ’50 e ’60 del XX secolo, la cultura del surf esplode sulla costa californiana. La musica, l’arte e uno stile di vita rilassato definiscono l’immagine del surfista come un’icona della libertà giovanile. Leggende come la band dei Beach Boys scrivono la colonna sonora del surfismo (ricordate Surfin’ USA?), rendendolo uno stile di vita diffuso nell’immaginario di tutto il mondo.

Gli anni ’70 vedono l’evoluzione del surf con l’avvento di nuove tecniche e stili. Il surf diventa più tecnico e spettacolare: si introducono manovre audaci e tavole sempre più performanti. Il ventesimo secolo, anno dopo anno, decennio dopo decennio, porta continue innovazioni tecnologiche, mentre Il surfista cerca onde sempre più grandi, mettendo a dura prova i limiti della fisica e della gravità.

Gli ’80 e i ’90 sono gli anni dell’ascesa dei tornei internazionali. I campionati mondiali sono diventati l’epicentro delle sfide tra i migliori surfisti del mondo. Nomi come Kelly Slater hanno scritto pagine indelebili nella storia del surf, con record di titoli e prestazioni straordinarie.

Con le innovazioni hi-tech e la crescita del surf online, il nuovo millennio porta il surf in territori inesplorati. La creazione di parchi acquatici con onde artificiali ha cambiato le regole del gioco, consentendo ai surfisti di cavalcare onde perfette lontano dalle coste oceaniche.

Oggi, il surfista moderno è anche un’attivista: sposa la causa della sostenibilità ambientale, consapevole che ogni azione dell’uomo può avere un impatto sulla natura, surf compreso. Ecco quindi spuntare iniziative come la pulizia delle spiagge, la riduzione dei rifiuti e la promozione di pratiche sostenibili nella produzione di attrezzature da surf.

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In conclusione

Il surf è più di uno sport; è un modo di vivere. Dagli antichi rituali polinesiani alle prime manifestazioni del surf moderno alle Hawaii e in California, fino alle competizioni globali degli ultimi decenni, il surf ha plasmato culture e connesso donne e uomini di tutto il mondo. Mentre il surf evolve, la sua essenza rimane inalterata: la ricerca infinita della perfetta onda e l’eterna danza tra l’uomo e l’oceano.

Oggi, il surf è più accessibile che mai. Surfisti di fama mondiale come Kelly Slater ispirano nuove generazioni, e le comunità di surfisti continuano a prosperare ovunque ci siano onde. Le scuole dedicate, come la nostra scuola di surf a Fuerteventura, crescono di numero e in qualità, offrendo anche ai principianti assoluti la possibilità di imparare a cavalcare le onde.

In un mondo in continua evoluzione, il surf rimane un rito di unione con la natura e l’oceano, una pratica che, nonostante tutte le trasformazioni, mantiene lo spirito delle origini.

Takeaways

  • Il surf ha radici nelle antiche culture polinesiane, dove era praticato come un rituale sacro noto come “he’e nalu”. Tuttavia, le prime prove di surf si trovano in Perù tra il 3000 e il 1000 a.C., con pescatori mochici che affrontavano il mare su tavole di legno chiamate “caballitos de totora”.
  • Le Hawaii diventarono fondamentali per lo sviluppo del surf nel 900 a.C., quando i viaggiatori europei come il Capitano James Cook divennero testimoni della pratica del surf come attività spirituale. Tuttavia, la tradizione subì un declino con l’arrivo dei missionari europei nel XVIII secolo.
  • Duke Kahanamoku è considerato il padre del moderno surf, portando la pratica in Australia nel 1914. Le restrizioni coloniali sull’accesso alle spiagge furono abolite nel 1903, permettendo al surf di crescere rapidamente come sport.
  • Negli anni ’50 e ’60, la cultura del surf si diffuse sulla costa californiana, diventando un’icona della libertà giovanile. La musica, l’arte e uno stile di vita rilassato definirono l’immagine del surfista.
  • Gli anni ’70 e ’80 videro l’evoluzione del surf con l’introduzione di nuove tecniche e stili. Gli anni ’90 videro l’ascesa dei tornei internazionali e surfisti come Kelly Slater che scrissero la storia del surf. Il nuovo millennio ha portato innovazioni hi-tech e onde artificiali, consentendo ai surfisti di sperimentare nuove opportunità. Oggi, il surfista moderno è anche un attivista per la sostenibilità ambientale.

Domande & Risposte


Dove e come è nato il surf?

Il surf ha radici nelle antiche culture polinesiane e veniva praticato come rituale sacro e forma d’arte. Le prove di questa pratica si trovano anche in Perù, nell’antico periodo pre-Inca, tra il 3000 e il 1000 a.C. Le Hawaii hanno svolto un ruolo fondamentale nella diffusione del surf come attività spirituale.

Chi è considerato il padre del moderno surf?

Il leggendario campione olimpico di nuoto Duke Kahanamoku è considerato il padre del moderno surf. Ha contribuito a portare il surf in Australia nel 1914, aprendo la strada a una nuova era del surf.

Come è evoluto il surf nel corso degli anni?

Il surf ha subito molte evoluzioni nel corso degli anni. Dagli anni ’50 e ’60 con la cultura del surf in California fino all’ascesa dei tornei internazionali negli ’80 e ’90 con surfisti come Kelly Slater. Nel nuovo millennio, ci sono state innovazioni hi-tech e la creazione di parchi acquatici con onde artificiali.