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Per fare kitesurf, bisogna conoscere i venti!
Capire quale vento tira è fondamentale per vivere una bella sessione di kitesurf, ma è utile anche con la sicurezza di chi pratica. Tramontana, Maestrale, Grecale, Levante o Scirocco: ognuno ha un certo livello di umidità e ha un impatto sul modo di fare kitesurf.
Anche la scelta dell’attrezzatura ha a che fare con i venti. I kitesurfisti utilizzano principalmente due tipi di aquiloni: i Leading Edge Inflatable (LEI) e i kite foil.
I LEI, grazie alle loro camere d’aria che ne garantiscono la galleggiabilità , sono i più comuni e adatti per l’uso in acqua, offrendo facilità di controllo e rilancio. Esistono diversi modelli di LEI, come i C-kite, ibridi, delta e bow, ciascuno con caratteristiche proprie che influenzano il modo di gestire il vento
I kite foil, invece, privi di camere d’aria gonfiabili, sono caratterizzati da celle che si riempiono d’aria, garantiscono maggiore potenza anche con vento leggero, sebbene siano più complessi da manovrare​​.
Insomma, il vento è come se facesse parte dell’attrezzatura per fare kite: senza vento, niente uscita con l’aquilone.
Ma a parte il tipo di vento, con quanta forza deve tirare il vento per permetterci di uscire col kite? Proviamo a rispondere alla domanda.
Quanto vento serve per fare kitesurf?
Per sollevarsi sull’acqua e danzare tra le onde con un kite non serve un urugano, ma nemmeno basta il soffio di un ventilatore. Il kitesurf richiede un vento che né troppo debole né troppo forte, idealmente tra gli 11/12 e i 25 nodi (circa 1,852 chilometri all’ora). Questa è la velocità media dei venti che consentono di scivolare sull’acqua con grazia e controllo. Meno di questo e il kite fatica a decollare; più di questo, e la sfida diventa tenere il kite “ancorato” al mare.
Leggi anche: Come scegliere l’attrezzatura da kitesurf: la guida definitiva
Ecco in che modo i venti influenzano la pratica del kitesurf
L’influenza del vento sulla pratica del kitesurf riguarda in primo luogo il modo di gestire il kite.
La scelta dell’aquilone giusto è correlata all’intensità del vento: con venti leggeri (11/12 nodi), si raccomanda un aquilone di dimensioni maggiori, mentre con venti forti (20/30 nodi), si dovrebbe optare per aquiloni più piccoli per evitare eccessiva potenza. Non superare le dimensioni consigliate per l’aquilone in base alle condizioni di vento è molto importante.
Anche le variazioni del vento e la pressione atmosferica sono fattori da non trascurare, perché possono condizionare sia la velocità che la direzione. A proposito, per leggere correttamente le previsioni del vento esistono app specifiche come Windfinder, Windguru o Windy, che offrono dettagli sulle condizioni del vento ora per ora. Conoscere le condizioni meteorologiche locali, che influisce sulle raffiche di vento, aiuta a scegliere lo spot di kitesurf più adatto alle proprie capacità e allo stato di forma.
Per praticare il kitesurf in modo sicuro ed efficace, insomma, bisogna conoscere i venti nel dettaglio e il modo in cui influenzano la scelta dell’attrezzatura.
Come scegliere la giusta località in base al vento
Scegliere la giusta località per praticare il kitesurf è fondamentale per vivere un’esperienza sicura e gratificante e dovrebbe essere basata su vari criteri: la costanza e la forza del vento, la tipologia di acqua (mare aperto, laghi o lagune), la disponibilità di spazi adeguati per il decollo e l’atterraggio dell’aquilone, la presenza di scuole e centri di kitesurf che possono offrire assistenza, corsi per principianti e noleggio attrezzatura.
Alcune delle migliori destinazioni mondiali per il kitesurf offrono condizioni quasi ideali per buona parte dell’anno. Tra queste, Lefkada in Grecia, con i suoi venti costanti e le acque cristalline, e la Sicilia in Italia, famosa per le sue lunghe spiagge ventose, rappresentano opzioni eccellenti in Europa​​, senza naturalmente dimenticare l’isola di Fuerteventura, un vero paradiso per gli amanti del kite.
Al di fuori del Vecchio Continente, luoghi come Cape Town in Sudafrica e Boracay nelle Filippine attirano kitesurfisti da tutto il mondo grazie alle loro condizioni di vento ottimali e alle spettacolari vedute​​.
Leggi anche: Kitesurf per bambini: perché anche i più piccoli possono cimentarsi in questo sport
In conclusione
Il kitesurf è uno sport adrenalinico che richiede attrezzatura adeguata, buone capacità tecniche e l’aiuto del vento.
La capacità di leggere e interpretare le condizioni del vento, grazie all’uso di strumenti come app meteo specifiche, permette ai kitesurfisti di navigare con sicurezza e di trarre il massimo piacere da ogni sessione.
Anche la scelta della località giusta va fatta tenendo conto delle caratteristiche del vento, fondamentale per vivere ogni sessione di kitesurf in modo divertente e sicuro. Il kitesurf, così come il “cugino” surf, è una sorta di dialogo con l’ambiente, in cui la preparazione incontra la passione e il rispetto per la natura guida verso esperienze indimenticabili.
Se cerchi una scuola di kitesurf a Fuerteventura, passa a trovarci: troverai professionisti in grado di insegnarti la tecnica di “volo” e anche come gestire i diversi venti.
Takeaways
- La selezione del vento è cruciale per la sicurezza e l’esperienza nel kitesurf: la forza, direzione e costanza del vento non solo determinano la fattibilità della pratica del kitesurf, ma influenzano anche significativamente la sicurezza e il tipo di esperienza che il praticante può avere. Venti come Tramontana, Maestrale, Grecale, Levante o Scirocco, con le loro specifiche caratteristiche di umidità e intensità , richiedono una conoscenza approfondita per una sessione sicura ed efficace;
- L’attrezzatura si adatta al vento: la scelta tra i diversi tipi di aquiloni, come i Leading Edge Inflatable (LEI) e i kite foil, dipende dalle condizioni del vento. Mentre i LEI sono ideali per condizioni di vento medie e offrono maggiore facilità di controllo e rilancio grazie alla loro galleggiabilità , i kite foil si prestano meglio a venti leggeri, garantendo maggiore potenza ma richiedendo una maggiore abilità nella manovra;
- La velocità del vento ideale per il kitesurf varia tra gli 11/12 e i 25 nodi: questo intervallo di velocità del vento è considerato ottimale per garantire sia la sicurezza che il piacere nella pratica del kitesurf, permettendo al kite di sollevarsi e di mantenere un controllo efficace senza diventare pericoloso;
- La conoscenza del vento influisce sulla scelta dell’attrezzatura e della località : la capacità di interpretare le condizioni meteorologiche e la scelta consapevole dell’attrezzatura in base alla forza del vento sono fondamentali per una pratica del kitesurf sicura e piacevole. Allo stesso modo, la selezione della località giusta, considerando la costanza e la forza del vento oltre alle caratteristiche geografiche, determina l’esperienza complessiva.
- Il kitesurf è un dialogo con l’ambiente che richiede preparazione e passione: oltre alla tecnica e all’attrezzatura, il kitesurf richiede un profondo rispetto e una comprensione dell’ambiente naturale. Utilizzare strumenti come app meteo specifiche per la lettura delle condizioni del vento e scegliere scuole e località adatte sono passaggi chiave per navigare in sicurezza e godere appieno dell’esperienza del kitesurf.
Domande Frequenti
Quanto vento serve per fare kitesurf?
Per sollevarsi sull’acqua e danzare tra le onde con un kite non serve un uragano, ma nemmeno basta il soffio di un ventilatore. Il kitesurf richiede un vento che né troppo debole né troppo forte, idealmente tra gli 11/12 e i 25 nodi. Questa è la velocità media dei venti che consentono di scivolare sull’acqua con grazia e controllo. Meno di questo e il kite fatica a decollare; più di questo, e la sfida diventa tenere il kite “ancorato” al mare.
In che modo i venti influenzano la pratica del kitesurf?
L’influenza del vento sulla pratica del kitesurf riguarda in primo luogo il modo di gestire il kite. La scelta dell’aquilone giusto è correlata all’intensità del vento: con venti leggeri (11/12 nodi), si raccomanda un aquilone di dimensioni maggiori, mentre con venti forti (20/30 nodi), si dovrebbe optare per aquiloni più piccoli per evitare eccessiva potenza. Non superare le dimensioni consigliate per l’aquilone in base alle condizioni di vento è molto importante. Anche le variazioni del vento e la pressione atmosferica sono fattori da non trascurare, perché possono condizionare sia la velocità che la direzione.
Come scegliere la giusta località per il kitesurf in base al vento?
Scegliere la giusta località per praticare il kitesurf è fondamentale per vivere un’esperienza sicura e gratificante e dovrebbe essere basata su vari criteri: la costanza e la forza del vento, la tipologia di acqua (mare aperto, laghi o lagune), la disponibilità di spazi adeguati per il decollo e l’atterraggio dell’aquilone, la presenza di scuole e centri di kitesurf che possono offrire assistenza, corsi per principianti e noleggio attrezzatura. Alcune delle migliori destinazioni mondiali per il kitesurf offrono condizioni quasi ideali per buona parte dell’anno, come Lefkada in Grecia, la Sicilia in Italia, e l’isola di Fuerteventura, oltre a luoghi fuori dall’Europa come Cape Town in Sudafrica e Boracay nelle Filippine.